La riflessione storica sulle migrazioni interne

Gli spostamenti di popolazione all’interno dell’Italia si configurano come una presenza strutturale in tutta la storia unitaria. Si tratta di spostamenti che nel corso del tempo hanno assunto caratteristiche via via differenti ma che si sono presentati con alcune costanti.

Il lavoro, sia quello che manca che quello a cui si ambisce, rappresenta il grande motore dei movimenti territoriali: possiamo quindi leggere la maggior parte delle migrazioni interne come un’incessante e instancabile pulsione alla modifica delle proprie condizioni lavorative, intese nella loro accezione più ampia (presenza/assenza, guadagno, garanzie, durata, ambiente di lavoro, salute, possibilità di mobilità sociale, ecc.).

L’andamento dei ritmi produttivi, le contrazioni e le espansioni dei settori economici, le esigenze specifiche dei vari mestieri, hanno scandito tempi e modalità di buona parte degli spostamenti.

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